RIFLESSIONI, SPUNTI, RIFERIMENTI PER LA NOSTRA BATTAGLIA IN DIFESA DELLE PICCOLE SCUOLE DEL COMUNE DI LERICI

martedì 9 luglio 2013

La riapertura della scuola di Tellaro



L’associazione “le mamme del momento” e il Comitato Pro Scuola della Serra intendono con il presente comunicato portare il loro contributo alla discussione sulle scuole del Comune di Lerici. La recente decisione dell’Amministrazione comunale di riportare nella scuola “G. Pascoli” di Tellaro le classi della scuola a tempo pieno, temporaneamente trasferite nel plesso di Via Gozzano a San Terenzo, ci ha colto di sorpresa. Non ci aspettavamo che questa decisione, da noi tanto attesa, sarebbe stata presa in questo momento e con queste modalità. Una decisione temporanea in attesa che la sede di Via Gozzano sia messa a norma e che il percorso partecipato, chiesto da noi con forza, venga avviato.
La prima reazione è stata di grande gioia e soddisfazione nel sapere che
la scuola di Tellaro avrà un’altra opportunità di esistere e di offrire le sue risorse ai bambini, alle bambine, alle insegnanti e alla cittadinanza tutta. Affinché questo possa avvenire nel migliore dei modi, abbiamo già offerto la nostra collaborazione, a titolo volontario e nei modi che saranno ritenuti opportuni e necessari, all’Amministrazione comunale e al Consiglio d’Istituto. Una collaborazione per sostenere la scuola in un momento come questo che la vede impegnata in un grande sforzo organizzativo. Un sostegno sia sul piano materiale (p.e. interventi per la sistemazione dell’immobile) sia sul fronte del clima di accoglienza, ascolto e sostegno delle istanze che potrebbero venire dai genitori e dal mondo della scuola per fare fronte a tutti gli eventuali disagi nel rientro dei bambini, delle bambine e degli insegnati nella scuola di Tellaro.
Ma è inutile negare che, accanto alla gioia, è subito emersa la preoccupazione e il dispiacere per il riacutizzarsi di un conflitto tra genitori, cittadini, persone. Un conflitto che da sempre non abbiamo voluto e abbiamo cercato di mediare attraverso i contenuti della nostra battaglia in difesa delle piccole scuole del Comune di Lerici. Sul fronte delle questioni materiali, sollevate dai genitori di San Terenzo e avvallate dal suo Comitato di frazione, abbiamo dato risposta e offerto soluzioni in una lontana lettera del 30 agosto 2012. La scuola di Tellaro non avrà mai una palestra, un auditorium, un laboratorio scientifico ma ha altro. Beni immateriali e materiali il cui valore pedagogico ed educativo è stato ampiamente documentato dalla mostra “La scuola del futuro”, e sostenuto dagli interventi di illustri esponenti del mondo della scuola che hanno portato il loro contributo di riflessioni alla nostra battaglia. La scuola di Tellaro non ha un accesso per disabili, ma lo avrà tra poco come da impegni presi nella lettera del 30 agosto 2012. Il valore sociale, culturale e formativo di questa scuola non può essere oggetto di tagli ma, se proprio vogliamo fare i conti, i costi della scuola di Tellaro e della Serra non sono così elevati (come ampiamente documentato) da giustificare un taglio di servizi così essenziali per le comunità.
La difesa delle scuole di Tellaro e della Serra è la difesa di tutte le scuole del Comune di Lerici perché si basa su un principio “una scuola in ogni borgo, ad ogni borgo la sua scuola!”. Un principio che è un progetto di comunità, di scuola, di territorio che vede nella Costituzione e nella difesa dei beni comuni i suoi fondamenti.
Vedere ricondotto il problema alle solite questioni materiali ci restituisce un’idea di comunità disgregata, impegnata a tutelare i propri interessi senza alcuna volontà di condividere con gli altri e le altre la costruzione di un percorso (come potrebbe essere quello partecipato) dentro cui fare vivere le istanze di tutti e operare delle scelte. Le scelte, però, portano necessariamente a delle rinunce ed è su questo che si costruisce la responsabilità sociale che è diversa da quella individuale. È sull’aspetto della responsabilità sociale che il dispiacere è più forte: sapere che i genitori di San Terenzo, hanno già raccolto le firme per ritirare i loro bambini dalla scuola di Tellaro significa non avere alcuna forma di responsabilità nei confronti della comunità in cui vivono. Ritirare i loro bambini potrebbe avere come prima conseguenza, oltre al ricatto morale nei confronti della Dirigenza scolastica e dell’Amministrazione comunale, quello di far nascere a Tellaro una pluriclasse. Pur ritenendo che la pluriclasse non sia un mostro pedagogico (infatti è presente in diversi stati europei anche come modello educativo di avanguardia) riteniamo importante che le classi attualmente presenti in via Gozzano tornino nella loro formazione completa a Tellaro per evitare la perdita di posti di lavoro. La difesa del lavoro per noi è altrettanto importante della difesa della scuola, perché sono i valori su cui si fonda la nostra Costituzione e il nostro essere cittadini e cittadine. Ci teniamo quindi a far sapere che la pluriclasse può essere evitata e i posti di lavoro possono essere salvati se i genitori decideranno di non ritirare i loro bambini dalla scuola a tempo pieno di Tellaro.
La seconda conseguenza dell’azione portata avanti dai genitori di San Terenzo è quella di  esprimere una sorta di condanna a morte nei confronti di una scuola e di un borgo del Comune di Lerici.
Siccome non ci spieghiamo un tale accanimento, crediamo che le ragioni debbano essere altre. Quest’anno, a settembre, la scuola “gemella” della Serra, che condivide con Tellaro il tempo pieno, il piano formativo ma soprattutto l’assenza della palestra, dell’auditorium e dei laboratori, accoglierà una prima elementare composta da circa 25 bambini e bambine, provenienti da tutti borghi del Comune di Lerici, con la gioia e la soddisfazione di tutti. Potrebbero i genitori di San Terenzo farci sapere, con onestà e coraggio, cosa rende la scuola di Tellaro così impraticabile?

Infine ci auguriamo sinceramente che questa possibilità data alla scuola di Tellaro possa essere l’inizio di una proficua e permanente collaborazione tra il mondo della scuola, i cittadini, le cittadine e l’Amministrazione per dare vita a un “patto per la scuola” capace di sostenere la nostra più importante istituzione democratica.


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