Cinzia Mion ci ha fatto un regalo straordinario! In una sala affollata e attenta abbiamo sentito risuonare parole come etica pubblica, bene comune, senso, desiderio, educazione alla cura, al fare, al pensare. Parole che parlano di una scuola, quella descritta dalle ultime indicazioni ministeriali, che guarda non solo alle conoscenze ma anche alle competenze dei bambini e delle bambine e che si apre alla comunità e al territorio. Una scuola, difficile da realizzare alla luce dei tagli di tempo e di soldi della Riforma Gelmini, ma che trova nelle piccole scuole i luoghi ideali dove sperimentare questo modello.
Un pensiero quello di Cinzia Mion complesso e cristallino, frutto di una grande cultura e di un lunga esperienza, ma anche nutrito da una intelligenza libera e da una sensibilità che nasce nel corpo.
Un pensiero che ha fatto attrito, provocando uno stridore insopportabile ma vitale, con i soliti discorsi autoreferenziali e minimi della nostra Dirigente scolastica e dell'Assessore Tartarini. C'è chi è interessato solo a difendere il suo operato e chi si sottrae alla responsabilità di una scelta politica ammettendo candidamente di essere stata ostaggio di qualche genitore. In questo incancrenirsi dei discorsi e delle posizioni noi ribadiamo che non esiste un futuro per questo Comune se non si avrà una scuola in ogni borgo, e non si darà a ogni borgo la sua scuola!
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