La
decisione del Comune di Lerici
sul riassetto scolastico dimostra l’incapacità di questa amministrazione di
analizzare una situazione così complessa e di cogliere le proposte dei Comitati
per “una scuola in ogni borgo”, affermate con forza e gioia con la grande
manifestazione del 11 gennaio. La scelta presentata ieri in conferenza stampa
ci indigna non solo perché è uno schiaffo per le centinaia di persone che hanno
manifestato in maniera civile e organizzata per la difesa dei borghi che stanno
morendo, ma anche perché riflette modi e risultati che non condividiamo
assolutamente.
Consideriamo solo alcuni aspetti.
L’uso indiscriminato di soldi pubblici:
· L’Amministrazione comunale ha speso circa 12000
euro per un sondaggio che si è
dimostrato un flop e che è servito solo come foglia di fico per coprire una decisione già presa.
· Vuole investire migliaia di euro in un plesso, quello
che attualmente ospita la secondaria di S. Terenzo e le tre classi del tempo
pieno di Tellaro, dal futuro incerto (chi ci sarà in quella scuola tra qualche
anno quando il tempo pieno sarà accorpato a Pugliola e la media oggi è già
ridotta a una sola sezione?).
Le ricadute sociali ed economiche di
questo progetto:
·
Implica la
perdita di una prima elementare modulare, fa perdere posti di lavoro nella
scuola, e avvia di fatto la liquidazione dell’Istituto Comprensivo di Lerici.
·
Fa lievitare i
costi e complica la gestione del tempo pieno che per alcuni anni sarà
“spalmato” su tre sedi (tre mense, provvedere alla vigilanza di tre scuole).
·
Chiude due scuole
con perdite per i borghi di Tellaro e della Serra sul fronte economico, sociale
e culturale difficilmente quantificabili.
Una scelta che ha raggiunto l’obiettivo
di scontentare tutti e soprattutto di non mettere in campo una strategia di
futuro per arginare il declino sociale e culturale del Comune di Lerici.
Le scuole che funzionano non si
chiudono,si potenziano nelle strutture: questo dovrebbe essere un imperativo
per qualsiasi amministratore di buon senso. E le scuole di Tellaro, La Serra,
Pugliola hanno costituito da sempre una straordinaria opportunità ed esperienza
educativa per i bambini, le bambine e le loro famiglie.
Luoghi dove si è fatta pratica della
qualità, parola che oggi viene sbandierata per giustificare questa decisione.
La qualità esisteva già si trattava solo di valorizzarla e di sostenerla invece di cancellare un patrimonio che apparteneva a tutti. Questa Amministrazione ci
impoverisce in tutti i sensi!
Sarebbe stato saggio azzerare tutto alla
situazione del 2010 e lavorare a proposte innovative in linea con l’attuale dibattito
pedagogico, ma il buon senso non abita qui: domina invece la miopia e il
navigare a vista.
Vi risparmiamo la nostra riflessione
sulla scelta di portare a Tellaro un’eccellenza dell’alberghiero. Diciamo solo
che nessuna scelta sulla destinazione della scuola di Tellaro può essere calata
dall’alto ma deve essere condivisa con la comunità del Borgo.
Se non si fosse ancora capito, confermiamo a tutti e a tutte che
la nostra battaglia continua.
Comitato Pro scuola La Serra Comitato
Le mamme del momento
Lerici, 24 gennaio 2014
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