Ecco la ricetta Madonnetta:
1) ci vuole un comune sentire - o sentimento - su quello che la scuola rappresenta per una comunità e un territorio. Sentire che la chiusura di una scuola è una perdita di ricchezza, di relazioni, di umanità, di cultura e civiltà. E sentire questa perdita come qualcosa di insopportabile tanto da fare di tutto per evitarla.
2) ci vuole la voglia e la capacità di lavorare insieme (amministrazione e scuola), con passione e reciproca disponibilità ovvero sinergia e collaborazione;
3) ci vuole un progetto e una capacità "visionaria" ovvero la capacità di leggere il presente a partire dai dati e di progettare un futuro in una dimensione dinamica;
4) ci vuole una grande passione per il proprio lavoro, la capacità di mettersi in discussione, di crescere, di programmare, di fare diventare una piccola scuola un laboratorio permanente di sperimentazione didattica.
Grazie a Madonnetta che ci ha fornito molti spunti di riflessione e un sostegno alla nostra battaglia!
Grande assente l'amministrazione (che forse ritiene chiuso il discorso e si sbaglia!), presente la Preside che ha potuto avere un'anticipazione su quello che Tellaro e la Serra hanno in mente per il futuro delle loro scuole.
La maestra Maria, dopo l'incontro, ci ha mandato questi versi di Martin Luther King:
"Siate il meglio…..
Se non potete essere un pino sulla vetta del monte,
siate un cespuglio nella valle, ma siate
il miglior piccolo cespuglio sulla sponda del ruscello.
Siate un cespuglio se non potete essere un albero.
Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero.
Se non potete essere il sole, siate una stella;
non con la mole vincete o fallite.
Siate il meglio di qualunque cosa siate.
Cercate ardentemente di scoprire
A cosa siete chiamati, e poi mettetevi a farlo appassionatamente."
(Martin luter King. La forza di amare)
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