
Prende oggi il via il progetto "Ridisegnamo il contesto educativo" promosso dal Comune e affidato alla Cooperativa Lindbergh. Sul progetto, che costerà circa 12.000 euro + IVA, abbiamo già espresso tutte le nostre perplessità nel
comunicato "siate onesti non chiamatelo percorso partecipato". Oggi che ci apprestiamo ad essere ascoltati, in qualità di soggetti portatori d'interesse, vogliamo ribadire che, secondo noi, questo strumento non ha la possibilità di fornire all'amministrazione un "quadro completo della situazione, un documento oggettivo, completo di dati ufficiali che possono portare a una decisione ponderata" (Marco Caluri, Il Secolo XIX 30 novembre 2013). Quello che manca in questo progetto è il mettere insieme, fisicamente, interessi e voci diverse per scoprire insieme ad altri/e le soluzioni che io da solo/a non avrei immaginato; quello che manca è la possibilità di "lasciarsi sorprendere" che invece è la premessa necessaria ad ogni esercizio di democrazia partecipativa. Ancora una volta noi saremo ascoltati/e da soli/e, come peraltro è avvenuto sempre in questo anno di lavoro per la difesa delle piccole scuole del comune di Lerici. Solo dopo questo incontro decideremo cosa, come e se partecipare al resto di questa esperienza.
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